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CARNEVALE DI POZZA E UMITO

Il carnevale degli “zanni” è il carnevale tipico di due frazioni del comune di Acquasanta Terme chiamate Pozza ed Umito.
Gli abitanti di questi paesi si riuniscono ogni anno per ricordare le origini e brindare per un carnevale felice,decorato, fiocchi e pon pon.
Il tutto accompagnato da buon cibo come le “castagnole”, i ravioli ( più i diversi cibi preparati appositamente dalle donne in paese) e da musica popolare con canzoni cantate da ragazzi e uomini che contribuiscono alla sfilata dei figuranti .
“È uno dei carnevali più antichi del Piceno e tradizione e famiglia è in un’ unica esperienza!”
il nome zanni rimanda ad una delle figure più famose della commedia dell’arte del XV secolo:
Gli zanni ricordano folletti grazie ai loro enormi cappelli detti “ coccarde ”; tramite alcune testimonianze si è riuscito a capire che si trattano di folletti risalenti ad epoche molto più antiche di quanto si immagini. Queste creature delimitano il territorio marchigiano con le loro spade dette “ staiole “.
La manifestazione ha inizio ad Umito dove comincia la sfilata , preceduta da due personaggi, il carabiniere ed il diavolo, che rappresentano l’ordine ed il caos ; dopodiché ci sono gli zanni che circondano gli sposi , i quali ricordano il sole ed la luna . Danze e musica mandano avanti il corteo con grandi risate.
Non è solo un fatto di estetica, ma anche di duro lavoro, perché appena si vedono questi meravigliosi travestimenti non si pensa alla fatica che c’è stata prima di indossarli. Gli abitanti mettono anima e cuore in ogni nastro cucito ed ogni pon pon attaccato per far si che ogni volta sia una festa indimenticabile per tutti.
La tipica coccarda marchigiana è composta appunto da questi materiali:servono canne per la base e tanta pazienza per la cucitura!!!!

Descrizione di  Angelica Guaiani

Il Racconto di Angelica Guaiani

Me ne sto in macchina ed il vento trasporta già le loro voci che schiamazzano da lontano: il fiume scorre a gran velocità a Pozza e le montagne sono colorate da milioni di foglie. Da uno scorcio vedo già Umito che si riempie mano a mano di zanni e quello che noto mi riempie il cuore: ci sono pullman parcheggiati ovunque e questo significa che quest’anno abbiamo fatto un grandissimo successo in tutt’ Italia! Mi dirigo verso le scalette di casa mia dove c’è già mia nonna che mi aspetta a braccia aperte : devo prepararmi così mi introdurrò anch’io nella sfilata. Odio le calzamaglie ma ho un motivo per metterle che va oltre il fastidio del loro pizzicore sulle gambe; il corteo arriva a casa e corro di sotto salutando la nonna. In mezzo a questi giganti colorati mi sento la solita e piccola bambina che rincorre per tirare i coriandoli che incastonano fra i pon pon dei costumi e delle coccarde! Ricevo abbracci da chiunque perché è così, voglio bene ad ognuno di quei folletti…
Le staiole si avvicinano, il cerchio si forma e via si inizia a ballare con gli sposi che in mezzo ballano e si divertono con i presenti.
Andiamo in piazza e si parte con i saltarelli , i brindisi e la musica come “spazza camino” o “ cicirinella ” : purtroppo sono una ragazza che si scatena subito ed i miei piedi non riescono a fermarsi al dolce e frizzante richiamo del saltarello e parto in uno sfrenato ballo dinanzi a tutti insieme ai ragazzi e ragazze di tutto il paese che mi trascinano a suon di organetto.
Tante volte tra gli adolescenti si pensa che cose del genere siano banalità, ma se non pensiamo noi, giovani paesani, chi penserà alle vecchie tradizioni? È giusto che i vecchi racconti delle nonne attorno al fuoco vengano tramandati. Ricordando le avventure dei mille carnevali a pozza mi spunta un sorriso di malinconia…. BUON CARNEVALE ! 

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